INAUGURAZIONE

IL DIARIO DELLA GIORNATA
di Samantha Desinano, Deborah Sirch, Massimo Zorzenon
Sabato 2 marzo 2013 la classe 3b, accompagnata dal prof Di Lenardo, ha partecipato alla mostra “Tutti su per terra” organizzata dal LaREA (Laboratorio Regionale Ambientale). A questa mostra, che si è svolta in una stanza adiacente alla Loggia della Granguardia, hanno partecipato anche le classi 2°b, 1°b e 1°d. Alle 10.30 una parte della classe 3:b è arrivata alla mostra per prepararla perché alcuni ragazzi dovevano presentare gli esperimenti. Prima di iniziare la mostra c’è stata una piccola presentazione da parte del Sindaco, dell’Assessore e del Preside della Scuola Media di Palmanova. Finito l’intervento la mostra si è aperta ufficialmente. Noi della 3°b e alcuni alunni della 2°b abbiamo presentato gli Exibit (gli esperimenti) realizzati dal dottor. Daniele Della Toffola, mentre i ragazzi di prima, alcuni genitori e degli adulti hanno osservato gli quanto noi spiegavamo.
 Fra gli esperimenti c’erano:
-EFFETTO SERRA: questo esperimento riproduce le condizioni in cui avviene l’effetto serra. Era formato da tre corridoi (profili) e da tre termometri ad alcool nella parte superiore dei profili, che rilevano la temperatura interna. Il primo profilo aveva un fondo nero (il nero attrae la luce) ed è senza vetro; il secondo profilo ha sempre il fondo nero ma, al contrario del primo, era coperto da una lastra di vetro e l’ultimo profilo aveva attaccato sul fondo un foglio di alluminio che serviva a riflettere luce. Nel primo caso l’assenza del vetro non permette il formarsi dell’effetto serra e di conseguenza la temperatura si alza di poco.
Nel secondo caso, grazie alla lastra d vetro, si forma l’effetto serra e la temperatura aumenta perché il sole riscaldando la superficie produce calore che non riesce a riattraversare la lastra di vetro.
Nell’ultimo caso il foglio di alluminio rifletteva la luce impedendo l’effetto serra.
Questo esperimento era esposto da Deborah e Alessia.
–PALLONE EFFETTO SERRA: questo esperimento comprendeva un grande igloo in PVC con dei fori dove si dovevano sistemare vari tappi di gomma piuma ognuno dei quali rappresentava i diversi gas a effetto serra. Sui tappi di gommapiuma c’erano scritte le cause dell’effetto serra, ad esempio: produzione agricola, combustione combustibili fossili, decomposizione materie organiche, allevamenti animali, centrali termoelettriche, deforestazione, respirazione, attività minerarie, scie chimiche, produzione industriale chimica, vulcani, vapore acqueo, CO2, CH4, combustibili fossili, trasporto, cloro, fluoro, carburi, ozono, ossido di nitroso e idrofluoro-carburi. Facendo entrare le persone dentro l’igloo, a causa del loro respiro, la temperatura interna aumentava. Questo aumento era segnato da un termometro posto all’interno della cupola.
–CUCINA SOLARE: è formata da un riflettore parabolico che attira i raggi del sole, sul fondo della pentola riscaldandola.
Questa cucina può essere molto utile per la popolazione dell’Africa, dove molte persone muoiono perché respirano il fumo prodotto dal fuoco delle capanne (three fire stone).
–EFFETTO SERRA IN BOTTIGLIA: consiste nel riempite due bottiglie di pet, una con l’aria e una con la CO2 (ovvero con l’aria espirata) ed esporle al sole. Con un termometro a sonda si può vedere che l’aumento di temperatura è maggiore nella bottiglia di CO2.
–ESSICCATORE SOLARE: una specie di forno dove si possono essiccare alcuni cibi per conservarli a lungo. Questo esperimento riscalda l’aria con il calore portato dai raggi solari senza l’utilizzo dell’energia elettrica.
–FORNO SOLARE: i raggi del sole, diventano calore col rame selettivo. Questo calore viene trattenuto all’interno del forno attraverso il vetro. In questo modo si può cucinare senza l’utilizzo dell’energia elettrica.
–LA CYCLETTE: produce energia elettrica e permette di attivare i diversi apparecchi elettrici senza alcun consumo elettrico. L’energia elettrica viene prodotta per mezzo di una turbina collegata ai pedali.
–DAL SOLE ALL’IDROGENO: dimostra come, attraverso la luce del Sole, prima si produce idrogeno e infine energia elettrica attraverso un pannello fotovoltaico che cattura la luce dei raggi solari e viene innescata l’attivazione dell’elettrolisi dell’acqua cioè la divisione in idrogeno e ossigeno0. Infine la cella a combustibile riunisce questi due elementi producendo energia che fa girare le pale di un piccolo ventilatore.
–LE BIOMASSE: sono una fonte rinnovabile di energia e sono generate da vari prodotti: residui di origine agricola e forestale, scarti agroalimentari, escrementi di animali, rifiuti urbani biodegradabili e scarti alimentari che costituiscono una fonte rinnovabile di energia.
–IL BIOGAS: è composto per circa il 50% da metano, per la restante parte da altri gas, fra cui soprattutto anidride carbonica, monossido di carbonio, azoto, idrogeno.
Può essere ottenuta da letame o rifiuti organici con la fermentazione anaerobica (assenza di ossigeno) fatta da batteri.
–CAMPI ELETTRICI/MAGNETICI: questo esperimento vuole dimostrare che, attraverso un filo conduttore ed un magnete, si può creare un campo elettrico ed un campo magnetico. Quando si muove il magnete si crea una corrente elettrica perché il magnete spinge gli elettroni presenti nel filo conduttore verso i suoi estremi a cui sono collegati due fili di un multi tester che serve a rilevare la presenza di una corrente elettrica. Attraverso un gauss-metro si vede la creazione di un campo magnetico creato a causa del magnete.
–TRASPORTI A CONFRONTO: questo esperimento metteva a confronto alcuni mezzi di trasporto (treno, aereo, macchina, motorino e nave) in base al loro consumo e al numero di persone che potevano trasportare. Questi due fattori erano rappresentati da delle strisce di stoffa una blu e una rossa. Queste strisce di stoffa erano contenute all’interno di una scatola di legno. I mezzi di trasporto erano legati a queste e tirandoli le strisce si srotolavano rappresentando il reale consumo di questi.
–LUCI A CONFRONTO: esperimento nel quale vengono messi in paragone diversi tipi di lampadine. C’erano lampadine a neon, a incandescenza e a led. Tutto questo serviva a far capire quale lampadina fosse più conveniente ed allo stesso tempo più luminosa.
–LA STUFA PIROLITICA: questo esperimento esprime il concetto di pirolisi ossia la combustione in carenza di ossigeno. In questo modo si verifica la carbonizzazione. Quando la combustione a pirolisi ha inizio la legna libera dei gas combustibili (“syngas”) che alimentano la fiamma. In questo modo le emissioni di polveri e gas nell’atmosfera sono ridotte e la legna usata come combustibile si trasforma in carbone.
–SOLARE TERMICO: questo esperimento, basato sull’utilizzo dei pannelli solari, permette di riscaldare l’acqua. E’ composto da collettori che catturano la luce solare e la trasferiscono all’acqua, e da un bollitore in cui viene raccolta l’acqua calda.
Questi pannelli vengono posizionati nella parte più soleggiata dell’edificio ad inclinazione variabile. In alcuni casi è possibile soddisfare anche l’80% del fabbisogno termico familiare ma, poiché questa tecnologia è legata all’irraggiamento solare, è necessario integrarla con il sistema tradizionale.
–ISOLAMENTO TERMICO: con questo esperimento si può dimostrare come sia possibile risparmiare energia con l’isolamento termico. Isolando il tetto e le pareti si può risparmiare circa il 40% delle spese annuali per il riscaldamento.
L’inaugurazione è durata circa due ore dopodiché abbiamo rimesso al loro posto gli Exibit e siamo tornati a scuola. Questa esperienza ci è piaciuta molto e abbiamo imparato che anche attraverso semplici oggetti, senza bisogno di combustibili fossili che sono inquinanti e dannosi per l’ambiente, si può produrre energia pulita e ne abbiamo fatto partecipi anche gli adulti che sono intervenuti, sperando che gli esperimenti esposti in questa giornata possano concretizzarsi in un prossimo futuro.
LE FOTO DELL’INAUGURAZIONE
I PREPARATIVI
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L’INAUGURAZIONE
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I RAGAZZI DI 2° E 3° B
ILLUSTRANO GLI EXIBIT
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INAUGURAZIONEultima modifica: 2020-03-04T20:16:41+01:00da scienze-scuola